Facciamo una bella premessa: ogni anno ci ripromettiamo di partecipare anche noi attivamente a Movember e di farci crescere un bel paio di baffi a Novembre. In pratica vogliamo diventare anche noi dei “Mo bro”, un termine che potremmo tradurre con “fratelli di baffo”, coloro che si fanno crescere i baffi per raccogliere fondi e sensibilizzare su alcune patologie che colpiscono gli uomini, come il cancro alla prostata e ai testicoli.
Fatta la premessa, ora vi raccontiamo brevemente la storia, per poi lasciare la parola ad una persona che invece ha già ospitato sul proprio volto un bel paio di baffi e anche quest’anno sarà uno dei tanti “Mo bro” sparsi nel mondo. Il nome Movember viene dalla fusione delle due parole inglesi, “november” e “moustache” (novembre e baffi), ed è un’iniziativa nata nel 2003, ideata da quattro amici di Melbourne, in Australia. Questa idea si è poi diffusa in tutto il mondo, come ben saprete.
Il sito ufficiale del Movember raccoglie tutte le donazioni raccolte per nazione (ma anche quelle individuali) e spiega in modo semplice cosa bisogna fare per partecipare.
Possono partecipare anche le donne al Movember, loro in questo caso si chiamano le “Mo sista”, però non devono farsi crescere i baffi, tranquille, ma devono impegnarsi pubblicizzando l’iniziativa e impegnandosi a sostenere gli uomini e a raccogliere fondi. Anche per loro c’è la possibilità di iscriversi al sito ufficiale.
Abbiamo voluto, come vi dicevamo, parlare con qualcuno che il Movember lo ha fatto. Ecco quindi la nostra intervista ad un amico che ci ha voluto prestare il suo volto e, soprattutto, il suo baffo per parlare dell’iniziativa. Ecco il Movember di Carlo, fin dalla sua prima foto!
Come mai hai deciso di partecipare a questa iniziativa?
Come ho scritto sul mio profilo Movember, partecipo perché aiutare a raccogliere fondi in modo così divertente non si era mai visto. E poi, anche se non lo dicono, le ragazze vanno matte per i baffi!
Quando l’hai scoperta e ne conosci le origini?
Sui social seguo un’infinità di account relativi al mondo Britannico: personalità, musicisti, band, personaggi televisivi, istituzioni e anche i più svariati gruppi (da chi si occupa della salvaguardia dei ricci, a chi va a camminare sulle scogliere, fino ai distillatori amatoriali di sidro…) È così quando ho visto comparire baffi ovunque mi sono incuriosito e ho scoperto Movember.
Oltre a essere un progetto interessante c’è un motivo personale che ti ha spinto a farlo?
No, nessun motivo personale. Anche se ovviamente qualsiasi passo avanti per la ricerca e l’aumento di consapevolezza su alcuni problemi creano beneficio per tutti.
Da quanti anni partecipi?
Questo è solo il secondo anno che partecipo. Ma sono già diventato più bravo ;)
Perché le persone dovrebbero partecipare secondo te?
Fondamentalmente perché è un gran divertimento, soprattutto se con amici o colleghi si creano dei team. Si raccolgono donazioni, c’è una classifica per nazioni o individuale, quindi è anche una competizione (ci sono uomini a cui non piace una sana competizione?). E poi per un mese hai la scusa per farti una valanga di selfie! Ma attenzione: il regolamento impone anche di comportarsi per tutto il mese da veri gentlemen.
Che cosa hai scoperto grazie ai tuoi baffi?
Sembra una gran banalità, ma ho scoperto che i baffi colpiscono. Puoi cambiare pettinatura, farti crescere la barba, vestirti da sirena, camminare a testa in giù per strada, ma niente attira curiosità e simpatia come un bel mustacchio. Ed è questo il segreto dell’iniziativa. La gente ti chiede sempre: come mai hai fatto crescere i baffi? E allora hai l’occasione per spiegarlo (e di chiedere sostegno con una donazione).
Perché le persone dovrebbero donare per te?
Premessa: si dice donare a un partecipante, ma in realtà si dona tramite di lui, cioè i soldi vanno tutti e solo a Movember e da lì a varie associazioni e progetti visibili sul sito. Diciamo che l’importante è donare e parlarne (in Italia abbiamo bisogno di molti più personaggi famosi. In Inghilterra, ad esempio, sono molto coinvolti i calciatori e i rugbisti). Poi, se uno dona a me gli posso garantire che mi impegnerò al massimo nel coltivare e curare i miei baffi, e a cambiare il volto della salute maschile.
E a noi sembra che ci stia già riuscendo, che dite?