Ecco la formula perfetta per creare un video virale: NON ESISTE. Non voglio prendervi in giro e farvi arrivare a metà post per capire che non esiste una formula “magica” per realizzare un video che la gente voglia vedere e, soprattutto, condividere. Ci sono aziende che spendono un sacco di quattrini per promuovere video che sono costati quanto spot pubblicitari, altri che vogliono invece realizzare dei video “low cost” ma che: siano virali.
La formula perfetta non esiste, esistono case notevoli e il cui successo è difficile riuscire a duplicare. Ricordo l’intervista ad un esperto di video di YouTube che, parlando di video, spiegava che alle volte basta una scintilla affinché un video caricato e “dimenticato” per anni diventi nuovamente apprezzato e inizi a girare. Magari un tweet di una persona con un buon seguito e poi l’effetto Domino parte e si può solo seguire i suoi effetti.
Ironicamente, e con successo, Bill Gates spiega ad esempio a Jimmy Fallon che vuole promuovere il sito GatesLetter.com con un video virale e il risultato è un video virale, appunto, in cui si vede il vecchio capo di Microsoft ripetere il nome del sito senza sosta camuffato in modo buffo e divertente:
Clicca qui per vedere il video incorporato.
Ma sono davvero questo i video virali? Secondo me no. Questo è solo un esempio di come le aziende possono realizzare dei video “virali”, così come degli spot che diventano “virali”. Un video virale è qualcosa di diverso e semplice, che nasce magari per caso e diventa qualcosa di unico. Un esempio non troppo lontano di quello che considero un video virale è quello di un bimbo che piange ascoltando la mamma cantare. No, non piange dalla disperazione ma dalla commozione…
Questo è un video virale.